Piedimonte, ovvero una piccola chiesa più due case, collocate ai piedi del Monte di Perticara (o Monte Aquilone), il cui profilo inconfondibile è visibile anche dalla superstrada E45.
A Piedimonte, dove ogni anno, il 1° maggio, si celebra la festività della Madonna, si arriva attraverso una strada inghiaiata che scivola discreta in mezzo al bosco di castagni.
Il percorso che segnaliamo è un giro impegnativo ma spettacolare dal punto di vista paesaggistico, in un luogo immerso nella natura, fra calanchi, campi coltivati e castagneti, al confine tra quattro comuni (Mercato Saraceno, Sogliano al Rubicone, Talamello e Novafeltria), due province (Forlì-Cesena e Rimini) e, prima che il comune di Novafeltria venisse annesso alla provincia di Rimini, due Regioni (Emilia-Romagna e Marche).
Qui viene proposto nella versione 13,6 km, con partenza da Serra (Comune di Mercato Saraceno), ma non mancano le possibilità di esplorazione e le varianti (ma solo in aggiunta. Non ci sono scorciatoie).
E' bellissimo soprattutto nelle lunghe giornate di sole primaverili o estive (suggeriamo, in particolare, maggio-giugno).
Unica attenzione (come per tutti i tracciati di campagna): la presenza di qualche cane, quasi tutti innocui o recintati, ma uno (a Piedimonte) da trattare con rispetto.
Caratteristiche tecniche
Lunghezza: 13,6 km
Percorso per oltre metà su strade bianche
Altimetria: collinare con qualche salita impegnativa (vedi grafico).
Difficoltà: medio-alta. E' consigliato a chi ha un discreto allenamento o non ha troppa fretta.
Cartina
Il punto azzurro segna la partenza (località Serra in comune di Mercato Saraceno), i punti rossi tratteggiano il percorso, evidenziando, in particolare, incroci o inizi e fine delle salite.
Altimetria
Partendo da Serra, la strada scende i primi 2 km, poi risale quasi tutta fin quasi al km 9, quando si ritorna sulla strada asfaltata. Ma questa parte centrale (la più bella del percorso) non è tutta in ascesa. In effetti, dal Fosso Palamina al ritorno sulla strada provinciale, le salite vere e proprie sono quattro, di lunghezza fra 600 m e 1.200 m, di varia difficoltà, intercalate da tratti in falsopiano e una breve discesa, prima dell'ultimo strappo.
Come arrivare
Si propone di partire da Serra (frazione del comune di Mercato Saraceno), situata a 12 km dal capoluogo e a 5 km da Perticara.
Come arrivare:
- Da Mercato Saraceno: prendere la strada per Barbotto; arrivati in cima girare a destra in direzione Perticara; superare gli abitati di Barbotto e Savignano di Rigo; 1km dopo Savignano prendere l'incrocio a sinistra in direzione Serra, Tornano, Montetiffi; scendere 2,5 km circa fino a una deviazione a destra che porta all'abitato di Serra. Qui c'è il lavatoio dove è fissata la partenza.
- Da Novafeltria: salire fino a Perticara, attraversare il paese e proseguire lungo la strada per Mercato Saraceno; dopo 1,5 km circa prendere l'incrocio a destra in direzione Serra, Tornano, Montetiffi; scendere 2,5 km circa fino a una deviazione a destra che porta all'abitato di Serra. Qui c'è il lavatoio dove è fissata la partenza.
- Da Santarcangelo: risalire la strada dell'Uso fino a Montetiffi; 5 km dopo Montetiffi, sulla sinistra c'è l'abitato di Serra. Il lavatoio dove è fissata la partenza è all'inizio della strada che porta in paese.
Descrizione del percorso (in immagini)
La partenza
Suggeriamo di lasciare l'auto nei pressi del lavatoio di Serra.
Luogo della memoria del paese, è stato di recente ristrutturato dalla locale Associazione culturale "La Bandrola".
E' situato fuori dell'abitato, in corrispondenza dell'inizio della strada che conduce in paese.
Una targa ricorda l'importanza del luogo nella vita quotidiana degli abitanti fino agli anni sessanta, quando, con l'arrivo delle lavatrici, venne abbandonato.
Non fu così per la fontana, che venne utilizzata anche in seguito, dopo l'arrivo dell'acqua nelle case, specialmente d'estate, per la freschezza della sorgente.
Ancora oggi è un utile punto di sosta per i ciclisti che transitano da Montetiffi verso Perticara.
Arrivare qui, dopo una bella corsa è ideale per rinfrescarsi, sempre che la fontana non sia a secco (cosa che può capitare dopo alcune settimane di siccità).
Pronti, via
Si parte in discesa, in direzione Montetiffi, lungo la strada provinciale.
Si scende 2,3 km, lasciando l'abitato di Serra sulla destra. La strada scende tutta, ad eccezione di un breve tratto di leggera salita.
Di fronte si staglia Montetiffi, con la sua abbazia del 900 (se rimane tempo dopo la corsa, si consiglia una visita).
Deviazione strada Fosso Palamina
Al termine della discesa, appena la strada accenna a spianare (di fronte a Montetiffi), prendete la deviazione a destra (Strada Palamina), con indicazioni Novafeltria, Talamello.
Il primo km è un falsopiano (più falso che piano), che attraversa il ponticello sull'omonimo torrente e immette nella parte più selvaggia del percorso.
Da questo punto in poi e fino al ritorno sulla provinciale, incontrerete una o due automobili, se siete sfortunati (o fortunati, giudicate voi). La strada è ancora asfaltata fino a poco dopo l'inizio della prima salita.
Inizio prima salita
Dopo 1 km circa, si svolta a sinistra (attenzione a non farsi confondere dalla strada sterrata che prosegue di fronte) e inizia la prima salita.
E' lunga esattamente 1 km è ha una pendenza media di poco meno del 12%.
La strada asfaltata termina appena iniziata la salita, in corrispondenza della casa sulla sinistra. Iniziano 7 km di strada bianca.
Santa Marta
Arrivati in cima, se ne avete voglia, fate una pausa. Sulla sinistra c'è una strada che passa nei pressi di una casa diroccata. Siamo a Santa Marta. Si apre un paesaggio dove la presenza (passata più che presente) dell'uomo, è testimoniata da qualche casa dispersa, ormai abbandonata.
Proseguite tenendo invece la vostra destra. Inizia un altro km di falsopiano. E' uno dei pezzi più belli, che si colloca tutto in cima al crinale: di fronte si staglia imponente la sagoma del monte Aquilone, sulla sinistra si intravvedono San Marino e San Leo.
E' un paesaggio brullo, dove ai campi verdi si alternano caratteristici calanchi.
Seconda salita: Ca' del Sarto
Dopo un km di falsopiano, inizia il secondo strappo: 700 metri all'11%.
Siamo a Ca' del Sarto.
Quando siete quasi in cima, guardando a destra, potrete ammirare l'ultimo tratto di strada percorsa.
Collina
Dopo scollinato, inizia un altro tratto ondulato che conduce all'abitato di Collina (frazione del comune di Talamello).
Sono poche case, dove però c'è una fontana. In piena estate arriva poca acqua ma sufficiente per bere un po'.
L'abitato di Collina, visto dall'alto, dalla vetta del monte di Perticara
Incrocio per Talamello. Terza salita
Passato Collina, sulla sinistra c'è l'incrocio per Talamello.
Proseguite tenendo la vostra destra. Inizia qui via Piedimonte.
Dopo qualche centinaio di metri, inizia la terza salita: 1.200 metri con una pendenza appena sotto l'8%.
Lo scenario intanto è cambiato completamente: ci si infila in mezzo al bosco dei castagneti alle pendici del monte.
La Croce. Piedimonte
Alla fine della salita si erge una croce che segna il confine fra le province di Rimini e di Forlì-Cesena. Rientriamo nel comune di Mercato Saraceno. Il paesaggio si riapre e sulla destra possiamo vedere Serra e Montetiffi.
Dopo poche centinaia di metri (finalmente in discesa) si arriva a Piedimonte: una chiesa e due/tre case immerse nei castagneti.
La Croce vista dall'alto dalla vetta del Monte Aquilone
Quarta e ultima salita
Lasciato Piedimonte, dopo alcune centinaia di metri si attacca l'ultima salita. E' uno strappo insidioso, di solo 600 metri ma con una pendenza del 12%, al termine del quale si raggiunge la provinciale. A sinistra, a meno di 1 km, si trova Perticara. Girando a destra si va verso la conclusione del percorso.
Verso Serra
Lasciata la strada di Piedimonte e girato a destra, si percorre la strada provinciale in direzione Mercato Saraceno, sul crinale fra le valli del Savio e dell'Uso. A sinistra si vede Sarsina e la valle del Savio, sulla destra si apre l'orizzonte della riviera. Dopo 800 metri si giunge all'incrocio sulla destra che riporta a Serra. Da lì iniziano gli ultimi due km e mezzo di discesa che riportano al lavatoio di Serra.
La Pieve
A metà della discesa sulla destra si erge una vecchia casa contadina sull'aia, che domina la vallata sottostante. Siamo alla Pieve. Il toponimo rivela l'indizio dell'antica presenza della Pieve di Tornano, di cui però oggi non è rimasta alcuna traccia visibile.
Osservate però lo scenario sulla destra, più in basso. Si vede l'abitato di Serra, ormai a poche centinaia di metri in linea d'aria e, più indietro, la strada a serpentina che dal Fosso della Palamina sale a Santa Marta, che abbiamo lasciato 8 km prima. Seguendola con lo sguardo, è possibile intuire anche il percorso sul crinale che conduce a Piedimonte, visibile però solo per brevi tratti.
Ormai siete arrivati. Manca poco più di un km al lavatoio. Ed è tutta discesa.